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Il premio Nobel Adolfo Pérez Esquivel chiama a "ripensare il mondo" e sostiene il progetto Manresa 2022 · 31/12/2020

31/12/2020

"In un momento come quello attuale è importante ripensare il mondo in cui viviamo, e in questo contesto un progetto con i valori di Manresa 2022 è totalmente appropriato e necessario". Queste sono le parole di Adolfo Pérez Esquivel, attivista argentino che è stato riconosciuto con il Premio Nobel per la pace 1980. In un incontro online con il sindaco di Manresa, Marc Aloy, il consigliere Joan Calmet e altri rappresentanti di Manresa 2022, Esquivel ha espresso il suo entusiasta sostegno per il progetto ed é disposto a partecipare.

Adolfo Pérez Esquivel considera que en un moment de canvis transcendentals al conjunt de la humanitat, als quals s’ha afegit la pandèmia de la Covid-19, “és important recuperar l’espiritualitat, la filosofia, el pensament”. Segons ell, la situació que vivim ens obliga a “establir un equilibri amorós amb la mare terra, que és l’única manera d’aconseguir la pau”.

In questo contesto, Esquivel afferma che "dobbiamo sfruttare l'opportunità offerta dal progetto Manresa 2022", che promuove aspetti di trasformazione e cambiamento sociale in vari campi, partendo dalle radici ignaziane. Per Esquivel, “dobbiamo costruire la post-pandemia. Dobbiamo generare un nuovo patto sociale di convivenza, ed è per questo che è importante evocare una figura come quella di Ignazio di Loyola e i suoi valori”, come la tolleranza, la lotta contro la povertà, l'austerità o il senso di comunità”.

Il premio Nobel argentino, in piena attività all'età di 89 anni e ancora professore universitario, ha presentato tutte queste idee in un incontro telematico cui ha partecipato il sindaco di Manresa, Marc Aloy; il Consigliere del Turismo e della Promozione della Città, Joan Calmet; e il manager della Fundació Turisme i Faires de Manresa, Albert Tulleuda, tra gli altri.

Esquivel conosce già la città, che ha visitato due volte, ed è disposto a prendere parte agli eventi di Manresa 2022 se la sua salute e i suoi impegni lo permetteranno ancora. Il Nobel argentino si dichiara dalla parte del progetto perché "le buone cause vanno sostenute, senza pensarci troppo".

"Gli arsenali atomici sono inutili di fronte a un virus minuscolo"

Durante la conversazione, Esquivel ha fatto riferimento alla pandemia del coronavirus che colpisce il mondo intero e ha ricordato che "le grande potenze hanno arsenali atomici ma non servono loro di fronte a questo minuscolo virus. L'orgoglio e il potere in questo caso sono inutili.”

Secondo lui, nel mondo di oggi “dobbiamo puntare sul pensiero, sulla filosofia. Dobbiamo salvare la spiritualità, e intendo, andare oltre le religioni. Perché anche le religioni hanno causato molti conflitti e ansie. Dobbiamo ripensare al mondo in cui viviamo, questa è una grande sfida".

Il premio Nobel ritiene che "la pace non è solo assenza di conflitto, è una dinamica permanente nei rapporti tra i popoli e le nazioni. Come diceva il messicano Benito Juárez, la pace inizia dal rispetto per gli altri”.

In relazione al fatto che Manresa 2022 si basi sulla figura e sui valori di Ignasi de Loiola, Esquivel ritiene che "è molto importante ricordare. I popoli che dimenticano scompaiono. È necessario recuperare la memoria ma non per restare nel passato, ma per capire il presente e illuminare la strada: per mostrarcicosa fare e dove andare. Sant'Ignazio è stato molto chiaro su queste questioni esistenziali”.

Adolfo Pérez Esquivel conclude che "Manresa ha un tesoro nelle sue mani, il soggiorno di Sant Ignasi nella città".

Attivista per la pace e i diritti umani

Nato a Buenos Aires nel 1931, Adolfo Pérez Esquivel ha una laurea in Belle Arti e un dottorato in Architettura e Urbanesimo. Professore all'Università di Architettura e Urbanesimo dell'Universidad Nacional de la Plata e professore ordinario di scultura alla Scuola Nazionale di Belle Arti di Buenos Aires. Nel 1976, la dittatura militare di Jorge Videla le cessò l'attività.

Dal 1971 è un sostenitore di Ghandi e della nonviolenza. È stato ed è un punto di riferimento nella difesa dei diritti umani in America Latina e nel mondo. Nel 1980 ha ricevuto il Premio Nobel per la pace. In precedenza era stato perseguitato e imprigionato per la sua difesa dei diritti umani. In occasione del 40° anniversario del Nobel lo scorso ottobre ,è stato onorato  dal governo argentino e ha ricevuto una lettera di riconoscimento del papa Francesco.

Nell'ottobre 2004 ha visitato Manresa nell quadro del Forum della Solidarietà e dell'Ecoviure, e poco dopo ha fatto lì una conferenza, insieme all'attivista catalano Arcadi Oliveres. Nel 2005, Pérez Esquivel ha sostenuto la denuncia presentata dalla famiglia e dal Comune di Manresa contro gli autori dell'omicidio dell'infermiera di Manresa Flors Sirera e di altri otto operatori umanitari in Ruanda. Era a Madrid per l'atto di sostegno che ha avuto luogo davanti alla Corte Nazionale.

Esquivel non è il primo attivista di fama internazionale a sostenere Manresa 2022. Di recente, i responsabili del progetto hanno incontrato Federico Mayor Zaragoza, ex direttore generale dell'Unesco, anch'egli si è identificato con l'iniziativa ed è disposto a collaborare. Tutto questo dopo che, lo scorso giugno, il progetto è stato esposto anche a Papa Francesco, durante una visita al Vaticano, e ha manifestato la volontà di visitare Manresa in occasione del 500° anniversario del soggiorno nella città di Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, alla quale appartiene il pontefice.


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